La Porta dell'Inferno a Hierapolis

La Porta dell'Inferno a Hierapolis

Hierapolis è l’antica città sacra della Frigia, e la “Porta dell’Inferno” di Hierapolis ossia il mitico Ploutonion che è sempre stato un grande mistero è stato trovato. Il mistero della Porta dell’Inferno è stato svelato dopo mezzo secolo di ricerca da parte degli archeologi.

Gli antichi credevano che la bocca di una grotta conducesse dritto agli inferi: la fuoriuscita di gas velenosi uccideva all’istante qualunque essere vivente si avvicinasse all’oscurità.

Gli archeologi sono stati ispirati da qualche cadavere di uccello, macabro segnale della presenza di pericolo. E’ seguendo il racconto di autori dell’antichità come Cicerone, o il geografo greco Strabone, e ricostruendo il percorso di una sorgente termale di origine vulcanica che l’archeologo italiano Francesco D’Andria, dell’Università del Salento, è arrivato fino al mitico Ploutonion (il Plutonium per i romani).

L’annuncio della “straordinaria” scoperta è stato fatto a Istanbul da D’Andria al convegno sugli scavi archeologici italiani in Turchia promosso dall’ambasciatore ad Ankara Giampaolo Scarante e organizzato dalla direttrice dell’Istituto italiano di cultura Maria Luisa Scolari.

Il Ploutonion di Hierapolis era un celebre luogo di pellegrinaggio dell’antichità. Gli animali erano condotti dai sacerdoti davanti all’ingresso di una grotta da dove usciva un fumo mefitico e lì morivano soffocati.

La missione italiana a Hierapolis è cominciata nel 1957 grazie al Prof. Paolo Verzone di Torino, oggi sostituito da Francesco D’Andria, capo attuale della spedizione.

Hierapolis, insieme a Pamukkale, è considerata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO sia naturale (le terme, estese sulle rovine) che storico (i resti di Hierapolis) e visitata da milioni di turisti ogni anno.

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