Basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia)

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Basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia)

Chiesa-moschea rosa Santa Sofia. A Istanbul quando si arriva nel centro di Sultanahmet cioè il quartiere dove si trova il centro storico della città, ci si trova di fronte al meraviglioso e maestoso monumento di Hagia Sophia. Santa Sofia è da intendersi come la Santa Sapienza, è una basilica. Santa Sofia è stata costruita come chiesa Bizantina, poi è diventata una moschea Ottomana e poi è diventata un museo Turco. Queste fasi tutte visibili rendono la Santa Sofia un monumento estramamente interessante e unico.

Chiesa più importante ed imponente della Cristianità fino a metà del 15° secolo, poi moschea, ora Santa Sofia è un Museo, grazie alla volontà di Ataturk che decise di renderla fruibile come patrimonio di tutti. La sua cupola è un qualcosa di straordinario, compete per dimensioni con le più grandi cupole del mondo, ma è in realtà stata costruita 1000 anni prima di quella di San Pietro a Roma. Potete confrontarla con quella della vicina Moschea Blu, anch’essa nei pressi dell’Ippodromo: il fascino dei mattoni rossi di Santa Sofia non viene assolutamente scalfito.

Dalla prima costruzione detto dalla prima chiesa che è stata inagurata nel 360 durante il regno di Costanzo II, Santa Sofia è stata costruita altre due volte, tra cui la seconda volta per volere di Teodosio II nel 415 e dopo la distruzione di questa seconda per via di un incendio, l’imperatore Giustiniano I nel 532 decise di costruire una nuova basilica completamente diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori.

Giustiniano scelse come architetti Isidoro di Mileto e il fisico e matematico Antemio di Tralle, Antemio. L’Imperatore aveva fatto procurare il materiale da tutto l’impero: colonne ellenistiche dal tempio di Artemide di Efeso, grandi pietre dalle cave di porfido egiziane, marmo verde dalla Tessaglia, pietra nera dalla regione del Bosforo e pietra gialla dalla Siria. Più di diecimila persone vennero impiegate nel cantiere.

Questa nuova chiesa fu riconosciuta già all’epoca come una grande opera di architettura. Le teorie di Erone di Alessandria potrebbero essere state la base su cui si sono svolti i calcoli necessari per affrontare le sfide presentate dalla realizzazione di una cupola di tali dimensioni. L’imperatore, insieme al patriarca Eutichio, inaugurò la nuova basilica il 27 dicembre 537 con una celebrazione in pompa magna. I mosaici all’interno della chiesa vennero, comunque, completati solo sotto il regno dell’imperatore Giustino II (565-578).

Santa Sofia fu così la sede del patriarca ortodosso di Costantinopoli e il luogo principale per le cerimonie imperiali dei reali bizantini, come le incoronazioni.

Terremoti accaduti nel mese di agosto 553 e il 14 dicembre 557 causarono fessurazioni nella cupola centrale e nella semicupola orientale. La cupola principale crollò completamente durante un terremoto successivo, avvenuto il 7 maggio 558,distruggendo l’ambone, l’altare e il ciborio. L’incidente fu dovuto principalmente alla portante troppo alta e al carico enorme della cupola.

Nel 1453, subito dopo la conquista di Costantinopoli, Maometto II convertì la Basilica di Santa Sofia nella moschea di Aya Sofya. Come descritto da numerosi visitatori, chiesa si trovava al momento della conquista in uno stato fatiscente; il sultano ne ordinò allora la pulizia e la sua riqualificazione aggiungendo i minareti e intonacando i mosaici parietali. Intorno al 1481 un piccolo minareto venne eretto all’angolo sud-ovest dell’edificio, sopra la torre delle scale. In seguito, il successivo sultano, Bayezid II (1481-1512), fece costruire un altro minareto nell’angolo nod-est.

Il mihrab posto nell’abside dove sorgeva l’altare, puntando verso la Mecca.

Nel XVI secolo il sultano Solimano il Magnifico (1520-1566) riportò dalla sua conquista dell’Ungheria due colonne colossali. Esse furono collocate su entrambi i lati del mihrab. Durante il regno di Selim II (1566-1577) l’edificio iniziò a mostrare segni di cedimento e si dovette provvedere a rinforzarlo con l’aggiunta di supporti strutturali al suo esterno ad opera del grande architetto ottomano Mimar Sinan. Oltre a rafforzare la struttura storica bizantina, Sinan costruì i due grandi minareti supplementari all’estremità occidentale del palazzo e il mausoleo del sultano.

interno santa sofia

interno santa sofia

Nel 1935, il primo presidente turco e fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l’edificio in un museo. I tappeti vennero rimossi e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli mentre l’intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso. Tuttavia, le condizioni della struttura erano deteriorate.

Oggi, l’uso del complesso come luogo di culto (moschea o chiesa) è severamente proibito.Tuttavia, nel 2006, subito prima della visita del Papa Benedetto XVI è stato segnalato che il governo turco ha permesso l’assegnazione di una piccola stanza del complesso museale per essere utilizzato come una sala di preghiera per chiunque lo voglia.
Le sue gigantesche proporzioni ne fanno uno dei monumenti chiave dell‘architettura di tutti i tempi. La basilica ha una pianta che fonde armoniosamente il rettangolo entro il quadrato.

La cupola di Santa Sofia ha suscitato un particolare interesse fra gli storici d’arte, gli architetti e gli ingegneri, per le sue caratteristiche innovative e grandiose. La cupola è sostenuta da quattro pennacchi, una soluzione mai utilizzata prima. Il loro utilizzo permette una transizione elegante dalla forma quadrata della base dei piloni a quella sferica della cupola. L’utilizzo dei pennacchi non è soltanto una scelta di carattere estetico, ma permette anche di frenare le forze laterali della cupola e permette di scaricare il peso di essa verso il basso.

L’edificio è famoso per l’effetto mistico della luce che si riflette in tutto l’interno della navata, con la cupola che dà l’apparenza di librarsi al di sopra di quest’ultima. Quest’effetto fu reso possibile grazie all’inserzione di quaranta finestre nella cupola stessa, sopra la cornice.

Il carattere unico del progetto di Santa Sofia rende questa struttura uno dei monumenti più avanzati e ambiziosi realizzati nella tarda antichità.

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